Comunicazione inclusiva e copywriting: come e perché usare il linguaggio inclusivo di genere
- Chiara Proietto

- 27 mag
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 1 lug
Il tema del linguaggio inclusivo è oggi molto discusso. In questo articolo voglio parlarti del linguaggio inclusivo di genere e di come sia possibile adottarlo senza usare schwa e asterischi.

Il Ministero dell’Istruzione ha poco tempo fa bandito asterisco e schwa (questi due simboli, per intenderci: * e ə), perlomeno nelle scuole e nella comunicazione pubblica. Il motivo? Quest’uso rischia di compromettere la chiarezza dei testi.
Questa motivazione è stata più volte sostenuta anche dall’Accademia della Crusca, che ha evidenziato come il loro uso in determinati casi ostacoli anche leggibilità e accessibilità (fonte Accademia della Crusca)
Ecco, molte persone si sono indignate per questo. A loro dire, l’uso di questi simboli era segno di una società inclusiva, del lessico che cambia e si evolve.
Per me, però, l’introduzione di questi simboli non è la soluzione per risolvere i problemi legati al tema dell'inclusione. E ti spiego perché.
Intanto, ecco di cosa parleremo qui:
Perché lo schwa o l'asterisco non sono inclusivi
Partiamo da una precisazione. L’inclusività non è solo una questione di genere. Per essere inclusivo, infatti, un testo deve anche essere perfettamente accessibile e leggibile per chiunque. E cos’hanno di illeggibile e non accessibile lo schwa e l’asterisco?
In primis, sul web ci sono font che non possiedono questi caratteri, e non tutti i lettori di schermo sono ancora in grado di leggerli nel modo giusto.
In secondo luogo, una parola con lo schwa o l’asterisco finale è difficile da leggere e impossibile da pronunciare soprattutto per chi non è madrelingua o per chi soffre di dislessia.
Linguaggio inclusivo di genere: qual è la soluzione?
Il tema del linguaggio inclusivo è oggi molto discusso, specie quando si parla di genere. In questo contesto, il principale nemico da combattere è il maschile sovraesteso.
Personalmente, sono tra quelle persone che non si sentono minimamente discriminate dall’uso del maschile sovraesteso.
Tuttavia, occupandomi di copywriting e comunicazione, devo necessariamente tenere conto di questo argomento delicato e della sensibilità di chi la pensa diversamente. In fondo, scrivo per le persone!
La risposta a questo problema, quindi, l’ho cercata anch’io e non ho voluto mai che fosse l’uso dei simboli di cui abbiamo appena parlato. Cosa possiamo quindi fare? Come possiamo scrivere un testo senza intaccare la sensibilità di nessuna persona? Ci sono almeno 4 modi.

1. Riflettiamo se quella stessa frase può essere riscritta in modo diverso
Mi spiego meglio. La lingua italiana ha la grande, infinita, ineguagliabile bellezza di essere vasta e variegata. Abbiamo a disposizione un mare di parole diverse per esprimere uno stesso concetto, parole che possono tranquillamente risolvere il problema del maschile sovraesteso la maggior parte delle volte.
Questa, personalmente, è la soluzione che più preferisco per ovviare al problema, perché ci consente di sperimentare e giocare con le parole, ci costringe a riflettere nella scelta di ogni singolo lemma. Spesso infatti è questione di pigrizia. Mettiamo un simbolo e pensiamo di aver risolto la questione e fatto bene.
E invece, se davvero vogliamo usare un linguaggio inclusivo per quanto riguarda il genere, dobbiamo davvero prenderci cura delle parole. In fondo, non costa nulla.
Esempio:
✕ Non inclusivo
Ti sei mai chiesto come puoi migliorare i tuoi risultati?
✓ Inclusivo
Hai mai cercato di capire come puoi migliorare i tuoi risultati?
2. Usiamo nomi collettivi quando possibile
Come ci hanno insegnato a scuola e come riporta l'Accademia della Crusca, i nomi collettivi sono quelli che "possono riferirsi a insiemi di persone, animali, parti del corpo animale e/o umano.”
Questi nomi sono perfetti quando vogliamo parlare o scrivere non declinando le nostre frasi né al maschile né al femminile, perché appunto si riferiscono a gruppi. Anche optare per questa soluzione è semplice.
Esempio:
✕ Non inclusivo
Cura il benessere dei tuoi lavoratori e vedrai da te i risultati
✓ Inclusivo
Cura il benessere del tuo personale e vedrai da te i risultati
3. Valutiamo se è il caso di usare entrambi i generi
Questa è una soluzione che in alcuni casi può risultare poco scorrevole all'interno di un discorso. Personalmente, cerco sempre di trovare un modo per evitare l'uso di entrambi i generi, ma quando questo non è possibile è una delle opzioni che uso di più.
Esempio:
✕ Non inclusivo
Qui lavorano in tutto 10 bibliotecari
✓ Inclusivo
Qui lavorano in tutto 10 bibliotecarie e bibliotecari
4. Usiamo i pronomi indefiniti e indeterminati
Veloce ripassino di grammatica. I pronomi indefiniti sono quelli che "indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e non determinato". Questo vale nel caso in cui non vogliamo o non possiamo definire quantità o identità di ciò di cui stiamo parlando.
Esempio:
✕ Non inclusivo
Gli studenti che hanno raggiunto il massimo dei voti hanno diritto al premio
✓ Inclusivo
Chi ha raggiunto il massimo dei voti ha il diritto al premio
E se proprio non c'è modo di cambiare la frase o di usare una di queste soluzioni?
In questi rarissimi casi, io personalmente uso il maschile plurale e cerco di costruire la frase in modo tale che sia meno impattante per le persone più sensibili al tema.
Altri esempi di linguaggio inclusivo
Sul mio profilo Instagram @copyosity (seguimi, se ti va) ho pubblicato qualche tempo fa un carosello con degli esempi reali di email che ho ricevuto nel tempo. Ho provato a riscrivere le frasi non inclusive e voglio qui riproportele come esempi ulteriori. Eccole qua.
Esempio 1
✕ Non inclusivo
Dal momento in cui aprirai il libro, sarai guidato attraverso una serie di argomenti fondamentali.
✓ Inclusivo
Una volta aperto il libro, al suo interno troverai una serie di argomenti fondamentali.
Esempio 2
✕ Non inclusivo
Questo manuale di contabilità aziendale è stato scritto dal punto di vista dell'imprenditore e dello studente che affrontano per la prima volta lo studio della contabilità.
✓ Inclusivo
Questo manuale di contabilità aziendale è stato scritto dal punto di vista di chi affronta per la prima volta lo studio della contabilità.
Esempio 3
✕ Non inclusivo
Ti sei mai chiesto se dai a questa vetrina la giusta importanza?
✓ Inclusivo
Hai mai cercato di capire se dai a questa vetrina la giusta importanza?
Esempio 4
✕ Non inclusivo
Le api ti aspettano per giocare. Sei pronto a divertirti con loro?
✓ Inclusivo
Le api ti aspettano per giocare. Ti va di divertirti con loro?
Esempio 5
✕ Non inclusivo
Quante volte ti sei sentito dire che avere più followers equivale ad avere più successo?
✓ Inclusivo
Quante volte ti hanno detto che avere più followers equivale ad avere più successo?
Esempio 6
✕ Non inclusivo
Hai ricevuto questo messaggio perché ti sei iscritto alla newsletter
✓ Inclusivo
Hai ricevuto questo messaggio perché hai chiesto l'iscrizione alla newsletter.
Esempio 7
✕ Non inclusivo
Se è arrivato il momento di organizzare le tue vacanze e vuoi fare tutto da solo, saprai che […]
✓ Inclusivo
Se è arrivato il momento di organizzare le tue vacanze e vuoi fare tutto in autonomia, saprai che […]
Hai visto come è semplice? Dovresti provare! E se non ci riesci, io sono qui per questo, a tua disposizione con il mio servizio di consulenza di copywriting inclusivo.
Nel frattempo, ti lascio anche delle risorse gratuite utili da leggere, scritte da grandi personalità che ne sanno sicuramente molto più di me:
4 domande frequenti
Cos'è il linguaggio inclusivo?
Il linguaggio inclusivo è quel modo di comunicare che ha come obiettivo evitare qualsiasi tipo di discriminazione e stereotipo. Questo modo di comunicare sceglie parole rispettose e comprensibili, indipendentemente da genere, cultura, caratteristiche fisiche, età, abilità e orientamento sessuale di chi legge o ascolta.
Cos'è il linguaggio inclusivo di genere?
Il linguaggio inclusivo di genere è un modo di comunicare che ha come obiettivo promuovere la parità tra tutti i generi e i sessi, senza escluderne nessuno. Parliamo di genere femminile, maschile e non binario.
Perché usare il linguaggio inclusivo?
Usare il linguaggio inclusivo è importante per far sentire ogni persona rispettata e parte del discorso. Le aziende e le persone che usano questo modo di comunicare appaiono più empatiche e rendono molto più facile ed efficace la comunicazione.
Perché simboli come asterischi e schwa non sono inclusivi?
Asterischi e schwa non sono simboli inclusivi per diversi motivi. L'inclusività riguarda anche leggibilità e accessibilità delle parole. Questi due simboli non sono né leggibili né accessibili. Si tratta infatti di caratteri difficili da leggere e da pronunciare, soprattutto da chi non è madrelingua o da persone con dislessia o anziane. Per di più, molti lettori di schermo non sono in grado di leggerli e riconoscerli, e questo li rende un problema per le persone con cecità o ridotta capacità visiva.




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